Asano Naganori, signore del castello di Ako nel Giappone occidentale, aggredì Kira Yoshihisa, membro di una potente famiglia che aveva spesso insultato in pubblico Asano per la sua rozzezza contadina. Lo shogunato Tokugawa, che aveva vietato qualsiasi atto di violenza nel castello di Edo, punì l'aggressione di Asano ordinandogli di compiere harakiri e annientò il suo clan, mentre le provocazioni di Kira rimasero impunite. I servitori di Asano, privi del loro signore, divennero ronin. I 47 ronin, guidati da Oishi Yoshio, attesero due anni per sviare i sospetti e far allentare la sorveglianza, e poi attaccarono la dimora di Kira prima dell’alba del 31 gennaio 1703. Dopo aver agevolmente fatto fuori le sue guardie, concessero al signore la dignità del seppuku con la stessa lama con cui si era tolto la vita Asano. Di fronte al suo rifiuto di commettere il suicidio rituale, gli tagliarono la testa. La storia si conclude con la condanna a morte per harakiri dei 47 ronin