Il suo debutto televisivo avviene nel 1960 in Rai, dove negli anni ha lavorato con personaggi come Giorgio Gaber, Cochi e Renato, Franca Valeri, Sandra Mondaini, Pippo Baudo, Enzo Tortora e molti altri. Nel 1971 è stato il regista della miniserie televisiva Riuscirà il cav. papà Ubu? insieme a Vito Molinari. Nel 1974 Recchia ricevette il Premio Flaiano per la sceneggiatura. Grande amante della moderna comicità televisiva, ha lavorato con Roberto Benigni in Onda Libera nel 1976. È poi passato nelle televisioni private debuttando su Telebiella, in seguito collaborò con TeleradioCity e, soprattutto, con Telealtomilanese e Antennatre, dove fu regista di tanti spettacoli di varietà tra cui Lo Squizzofrenico, Meglio Gufi che mai, Non lo sapessi ma lo so, Il telegramma, Affare fatto (con Ettore Andenna), O la va o la spacca, Il Guazzabuglio, Il Parapiglio e, assieme a Cino Tortorella, La bustarella. Nel 1984 Recchia - pur mantenendo ancora aperta per un paio d'anni la collaborazione con l'emittente lombarda - passa alla Fininvest e dirige Drive In (1984-1988); inaugura così il sodalizio con Antonio Ricci, sfociando in più edizioni di Striscia la notizia. Firma poi decine di trasmissioni, come Odiens (1988), Emilio (1989), Buona domenica (1991-1995), La grande sfida (1992-1993), Scherzi a parte (1993), La sai l'ultima? (1997), Ciao Darwin (1998-2003), Beato tra le donne (2000), La corrida (2002-2004), Colorado Cafè Live (2006).