Dopo essersi resi conto che il Perugino esposto al museo non è altro che una copia, partono le indagini. Innanzitutto si cerca di capire chi può aver realizzato la copia e come può esser stata sostituita. Si parte subito dall'indagare sul proprietario di un piccolo negozio d'arte che anni prima aveva ricevuto diverse denunce ma sempre ritirate. L'uomo dichiara di aver ricevuto molti anni prima una copia proprio del quadro in questione, ma di averlo venduto poco tempo prima ad un cliente misterioso. Le analisi sulla tela fanno anche scoprire chi ha riprodotto il quadro: il falso risale infatti a quasi 50 anni prima ed era passione proprio dell'allora proprietario trascorrere le ore estasiato a guardare l'opera e riprodurla.