Il policlinico deve subire l'invasione di una troupe televisiva, incaricata di realizzare un documentario sul pronto soccorso. Lo sguardo esterno rivela che poco tempo è passato dalla chiusura della stagione precedente: la mano del dr. Greene è quasi guarita, Carol e Doug stanno di nuovo insieme, Carter ha cambiato specializzazione. Mark, intervistato da una giornalista, si arrabbia poiché la donna gli chiede di parlare del pestaggio subito nel bagno del reparto. Mentre le domande della troupe cominciano a farsi invadenti, nel pronto soccorso arrivano due persone coinvolte in un pestaggio; la vittima, un ragazzo, che si riprende dopo un coma profondo, e un uomo che ha tentato di separare i contendenti ed è stato spinto giù da un ponte. Il povero paciere si è rotto le vertebre cervicali e si trova paralizzato dal collo in giù; nonostante i tentativi di Greene, presto l'uomo perde anche l'autonomia respiratoria, condannato ad essere attaccato a un respiratore per il resto della vita. Il dottor David Morgenstern è colpito da infarto: tutti si prodigano per aiutarlo, ma la confusione si impadronisce del pronto soccorso. John intanto si occupa di un altro infartuato, ma non riesce a rianimarlo; Greene lo accusa davanti alle telecamere di aver voluto fare l'eroe e di aver chiesto aiuto troppo tardi, salvo poi promettere di rilasciare un'intervista se quel pezzo non verrà incluso nel documentario. Elizabeth Corday, un chirurgo inglese, arriva al policlinico per specializzarsi in chirurgia d'urgenza. Benton è alle prese con turni di lavoro massacranti.