Tony finge di essere un pregiudicato e inscena un'evasione per conquistare la fiducia di Jeffrey White, un criminale accusato di furto e ricettazione di reperti archeologici, trafugati in Iraq da lui insieme ad un complice nei giorni successivi alla caduta del regime di Saddam Hussein. Gibbs e Kate seguono il loro uomo mediante un collegamento GPS che però smette di funzionare. DiNozzo si trova così da solo in balia di un uomo che ha già commesso degli omicidi e non ha esitato a far fuori il suo complice per intascare tutto il ricavato della vendita dei manufatti. Nel frattempo, a causa delle complicazioni del caso, la Vicesegretario di Stato vuole parlare con Gibbs, ma quest'ultimo non vuole essere disturbato mentre cerca DiNozzo e affida il compito a McGee. La donna chiama ripetutamente l'NCIS e McGee, molto nervoso, non riesce ad essere molto convincente, subendo le continue provocazioni e minacce del Vicesegretario. Alla fine, dopo averne parlato con Gibbs, dice alla donna di smettere di interrompere il suo lavoro e di impiccarsi, lasciando basita la Vicesegretario, ma conquistando il rispetto dei suoi collaboratori, che non riuscivano a loro volta a sopportarla.