Ernie Yost, un ottantenne veterano dei marine, si presenta all'NCIS e confessa di aver ucciso il suo migliore amico 60 anni prima, durante la guerra. Yost è reduce della battaglia di Iwo Jima, dove ha ottenuto la medaglia d'onore per aver affrontato e sconfitto da solo un intero plotone giapponese, proteggendo le posizioni americane da una sortita. I ricordi del reduce sono confusi per via del trauma da stress e questi è inoltre provato dalla recente perdita della moglie, per cui Gibbs non dà peso alla sua autoaccusa. Yost aveva però inviato una confessione scritta al segretario della marina, per cui il tenente Coleman, del Jag, insiste perché venga condotta una indagine e il reduce venga messo sotto processo. Il commilitone morto viene riesumato e si scopre che il calcio della pistola d'ordinanza di Yost è compatibile con un trauma presente nel suo cranio. Gibbs allora interroga Yost alla presenza di Coleman, rievocando l'atmosfera di Iwo Jima per favorire i ricordi dell'uomo, anche grazie all'aiuto di un reduce dell'esercito imperiale giapponese. Si scopre che Yost, al momento della morte del commilitone, si stava nascondendo con i suoi uomini dai giapponesi e aveva colpito il suo commilitone, gravemente ferito da una mina e incapace di contenere le urla, per farlo tacere ed evitare che la squadra venisse individuata dagli incursori giapponesi. Commossa alle lacrime, il tenente Coleman ritira le accuse.