Simone conosce la sua nuova compagna di stanza, Marianne de Bruyère, figlia di un duca, e decide di tenerla d'occhio perché il padre della ragazza è un conoscente di Claujère. I due, però, sono ben lontani dall'essere amici: Bruyère, infatti, sospetta che Claujère rubi dalle casse reali e intende far controllare i suoi conti. Claujère, non potendo eliminarlo senza destare sospetti, decide di screditarlo intercettando un messaggero di Bruyère diretto in Austria con un'importante lettera del re; Garçonne, il sicario di Claujère, riesce a rubare la lettera, ma viene ferito alla mano da Robert, intervenuto casualmente. Dopodiché, Claujère imprigiona Bruyère e gli ingiunge di assumersi la responsabilità del furto, in modo da avere un pretesto per condannarlo a morte. A Panthémont, intanto, Simone è vittima di un attentato e sospetta di Marianne, ma il vero responsabile è Claujère, ancora intenzionato ad eliminarla; sarà proprio Marianne a riconoscere Garçonne e a permettere a Simone di collegare Claujère al rapimento di Bruyère e al furto della lettera (grazie alla ferita sulla mano di Garçonne). La Stella della Senna e il Tulipano Nero riescono a liberare Bruyère e Claujère viene finalmente arrestato.